…..e del presente!
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Quando gli stupidi prendono il potere: un’analisi della Stupidocrazia moderna
Nella società odierna, c’è una categoria di persone che sembra prosperare più velocemente dei funghi dopo un temporale: gli stupidi. Ma non parliamo dello stupido innocuo, quello che inciampa nel tappeto e si scusa con il tavolo, bensì dello stupido attivo, quello che si impossessa di un’idea come un criceto si impossessa della ruota: la fa girare, gira lui stesso, ma alla fine non si va da nessuna parte.
L’innocuità dello stupido: una leggenda urbana
Ennio Flaiano ce lo aveva già detto, ma forse non gli abbiamo creduto abbastanza: lo stupido non è mai innocuo. Anche il più bonario e maldestro tra gli stupidi ha il potere di influenzare il mondo, perché trova sempre un pubblico pronto ad applaudirlo. Gli stupidi, infatti, non sono mai soli: vivono in simbiosi con altri stupidi, creando un’eco di rimbalzi mentali che trasforma il delirio in verità e la banalità in dogma.
Lo stupido con un’idea: un’arma di distruzione di massa
Ma il vero pericolo emerge quando uno stupido si imbatte in un’idea. Non importa quanto sia insensata: una volta che l’ha afferrata, diventa un messia del nonsense. Da un momento all’altro, si trasforma in un architetto del disastro: costruisce sistemi, regole e dottrine che obbliga tutti a seguire, nonostante il buon senso chieda pietà.
Un esempio moderno? I social media. Qui gli stupidi si moltiplicano come Gremlins dopo la mezzanotte. Un’idea assurda, come “la Terra è piatta”, diventa improvvisamente una crociata globale. Lo stupido con un’idea non si accontenta di condividerla con i suoi simili: vuole imporla, renderla virale, fare proseliti. E la cosa incredibile è che ci riesce.
L’eco favorevole: il carburante dello stupido
Lo stupido prospera grazie alla complicità degli altri. È un fenomeno quasi biologico: un po’ come i pesci remora si attaccano agli squali, gli stupidi si aggregano tra loro, creando una rete di supporto emotivo e intellettuale. Il risultato è una società in cui il volume delle voci stupide supera quello della logica e della ragione.
La Stupidocrazia: un nuovo ordine mondiale
Viviamo nell’era della Stupidocrazia, dove il potere non è più nelle mani dei saggi, ma degli stupidi meglio organizzati. La Stupidocrazia non si impone con la forza, ma con la confusione: trasforma il dibattito in rissa e l’informazione in caos. E mentre gli intelligenti cercano ancora di capire come sia potuto succedere, gli stupidi stanno già scrivendo le regole del gioco.
La biochimica della stupidità: quando la chimica gioca brutti scherzi
Chi ha detto che la stupidità non ha una base scientifica? Ebbne sì, anche il più epico dei gesti stupidi può essere ricondotto a quel meraviglioso intruglio che chiamiamo biochimica. Perché quando il cervello decide di fare harakiri intellettuale, è sempre colpa di qualche molecola ribelle che ha deciso di fare festa dove non dovrebbe.
Il cervello e il cocktail chimico della stupidità
Il cervello umano è un organo straordinario, capace di elaborare concetti complessi, risolvere problemi e… credere che la Terra sia piatta. Ma perché succede? Ecco alcune delle molecole responsabili:
- Dopamina: il carburante dell’entusiasmo stupido
La dopamina è il neurotrasmettitore della ricompensa, la stessa che si attiva quando vinci una partita a biliardo o trovi una moneta per strada. Ma attenzione: è anche la molecola che ti fa pensare che l’idea di scalare una recinzione elettrica sia geniale. La dopamina non distingue tra idee brillanti e idiozie colossali. Se sei felice, per lei va bene tutto. - Cortisolo: l’amico dell’ansia che blocca i neuroni
Il cortisolo, noto come l’ormone dello stress, ha un superpotere: rende il cervello un’isola deserta. Quando è troppo alto, le sinapsi si arrendono, i neuroni dichiarano sciopero, e tu finisci per prendere decisioni che nemmeno il tuo gatto approverebbe. - Serotonina: il sabotatore della logica
La serotonina, responsabile del buon umore, ha un effetto collaterale sorprendente: può renderti troppo sicuro di te. Così, invece di ammettere di non sapere una cosa, decidi che le piramidi sono state costruite dagli alieni. Perché no? Ti senti troppo bene per dubitare di te stesso.
Quando le sinapsi fanno sciopero
Le sinapsi sono come piccoli operatori di call center: devono trasmettere informazioni da un neurone all’altro. Ma se c’è un’interferenza chimica (o un black-out cognitivo), le sinapsi si bloccano, e invece di calcolare il cambio valuta, decidi di pagare in dollari alle bancarelle di Napoli.
E vogliamo parlare del lobo frontale? È il CEO del cervello, quello che prende le decisioni e valuta i rischi. Ma a volte si prende una pausa caffè troppo lunga, lasciando il controllo alla parte del cervello che pensa che sia una buona idea mettere una forchetta nel tostapane.
La genetica della stupidità: il DNA ha sempre una scusa
“Non è colpa mia, è genetica!” è l’alibi preferito dello stupido. E non è del tutto falso: ci sono geni che influenzano la memoria, la capacità di apprendere e persino la propensione a unirsi a teorie del complotto. Se tua nonna credeva che i vaccini fossero un complotto per trasformarti in un’antenna Wi-Fi, forse qualche gene ha deciso di fare copia e incolla.
La stupidità è contagiosa: occhio ai feromoni!
Ebbene sì, la stupidità si diffonde anche grazie alla chimica sociale. Gli stupidi emettono una sorta di feromone invisibile che attira altri stupidi. È un fenomeno noto come “effetto gregge biochimico”: più persone credono in qualcosa di assurdo, più il tuo cervello pensa che forse hanno ragione loro. È un istinto ancestrale, come seguire il capobranco, anche se il capobranco sta saltando da un dirupo.
Conclusione: è tutto colpa della chimica (e un po’ tua)
La stupidità, come l’amore, ha le sue radici nella biochimica. Non sempre possiamo evitarla: a volte il cervello si ribella e decide di attivare la modalità “errore fatale”. La buona notizia? Siamo tutti stupidi almeno una volta nella vita. La cattiva notizia? Alcuni lo sono molto più spesso. E la prossima volta che ti ritrovi a fare qualcosa di assurdo, ricorda: non sei tu, sono i tuoi neurotrasmettitori. Anche se, ammettiamolo, un po’ di molta autocritica ogni tanto non farebbe male.
Non sottovalutiamo mai il potere dello stupido, soprattutto di quello che ha un’idea. In un mondo dove tutti possono avere una piattaforma, la differenza tra il genio e lo stupido non è più il merito, ma il numero di follower. Flaiano lo sapeva bene: lo stupido non è mai innocuo, perché trova sempre qualcuno pronto a dirgli: “Bravo, lo penso anch’io!” E il resto è storia… o meglio, una tragedia in forma di farsa.
se lo trovi divertente…