“WYSIATI”, che sta per “What You See Is All There Is” (Ciò che vedi è tutto ciò che c’è), è un concetto introdotto da un Premio Nobel , nel suo libro “Thinking, Fast and Slow”. Questo principio è centrale nella comprensione di come le persone prendono decisioni e giudicano le situazioni basandosi sulle informazioni immediatamente disponibili, senza considerare ciò che potrebbe mancare.
WYSIATI descrive la tendenza del nostro sistema cognitivo a focalizzarsi sulle evidenze disponibili ignorando l’assenza di evidenze. Questo può portare a eccessiva fiducia nelle proprie convinzioni e giudizi perché il nostro cervello tende a costruire storie coerenti e convincenti con le informazioni a disposizione, anche se queste sono incomplete o fuorvianti. Ad esempio, se vediamo notizie di un evento drammatico, potremmo concludere che tali eventi siano comuni, anche se non disponiamo di dati statistici che lo confermino. Questo accade perché il nostro sistema di pensiero veloce (Sistema 1, secondo Kahneman) salta alle conclusioni basandosi su ciò che è più facilmente disponibile alla nostra mente, ignorando ciò che non vediamo o non sappiamo. Il principio WYSIATI gioca un ruolo importante non solo nelle decisioni individuali ma anche nelle valutazioni economiche, nella pianificazione strategica e nelle politiche pubbliche, dove l’assenza di considerazione per informazioni non presentate può portare a valutazioni errate o decisioni non ottimali. Riconoscere la presenza di questo bias può aiutare individui e organizzazioni a sviluppare strategie per mitigarne gli effetti, come cercare attivamente informazioni mancanti, valutare criticamente le fonti di informazione e promuovere la diversità di opinioni e prospettive.