Charlie Dalin è un velista francese noto e di grande talento. Laureato in architettura navale, combina evidentemente competenze tecniche e capacità strategiche per eccellere nelle regate oceaniche. Tra i suoi successi spiccano il secondo posto nella Vendée Globe 2020-2021 e la vittoria record nella Vendée Globe 2024-2025 appena terminata.
Chissà se usa i microsonni?
I microsonni sono un vero e proprio alleato per chi, come i navigatori solitari, vive situazioni in cui non è possibile concedersi lunghe ore di riposo. Questi brevi momenti di sonno, che di solito durano tra i 10 e i 20 minuti, permettono di recuperare energia e mantenere la lucidità senza abbandonare per troppo tempo il controllo della situazione.
Immagina un navigatore solitario in mezzo all’oceano: deve monitorare il vento, le onde, la rotta e gli strumenti di bordo, senza dimenticare di mantenere l’attenzione anche su eventuali imprevisti come altri natanti o cambiamenti meteorologici improvvisi. Dormire per ore non è semplicemente un’opzione, ma restare vigili per giorni interi senza riposo sarebbe devastante per il corpo e la mente. È qui che i microsonni entrano in gioco, offrendo una strategia per restare performanti in condizioni di deprivazione di sonno.
La deprivazione di sonno è una condizione che può avere un impatto profondo su corpo e mente, anche dopo una sola notte di riposo insufficiente. Quando non dormiamo abbastanza, le prime cose a risentirne sono la concentrazione e la memoria. Diventa più difficile rimanere attenti e focalizzati, e le nostre capacità di prendere decisioni e risolvere problemi si riducono drasticamente. Se la mancanza di sonno si protrae, possono comparire anche fenomeni più gravi, come il pensiero confuso e persino allucinazioni. Fisicamente, la privazione di sonno si manifesta con un senso di affaticamento che sembra impossibile da scrollarsi di dosso. I movimenti diventano meno precisi, e il corpo sembra essere in uno stato di continuo rallentamento. Dal punto di vista emotivo, anche una sola notte senza sonno può renderci irritabili e meno capaci di gestire le emozioni. La pazienza diminuisce, le reazioni emotive diventano sproporzionate, e con il passare del tempo si possono sviluppare sintomi di ansia e depressione. La mancanza di sonno priva il cervello del suo momento di “ricarica”, e questo ha un impatto diretto sulla nostra resilienza emotiva e sulla capacità di affrontare le sfide quotidiane. Per questo motivo, anche in situazioni di grande pressione o impegni estremi, è essenziale trovare un equilibrio e dare al corpo e alla mente il riposo di cui hanno bisogno per funzionare al meglio. Dormire non è solo un bisogno: è una necessità vitale per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere.
Come funzionano?
I microsonni, per quanto brevi, aiutano a ricaricare il cervello. Anche solo pochi minuti di sonno possono migliorare la memoria a breve termine, la concentrazione e la capacità di prendere decisioni. Non è un riposo completo, ma può fare la differenza tra commettere un errore fatale e mantenere il controllo.
Spesso i navigatori pianificano questi sonni in modo molto preciso, utilizzando sveglie tecnicamente avanzate o persino sistemi automatici a bordo per svegliarsi dopo pochi minuti. Alcuni si concedono microsonni più frequenti durante la notte, mentre di giorno si basano sull’adrenalina e sull’attività costante per restare vigili.
Quali sono i benefici?
Il vantaggio principale è la possibilità di mantenere alta la vigilanza senza accumulare troppa fatica mentale e fisica. Questo è cruciale per chi si trova in situazioni estreme, dove un momento di distrazione può avere conseguenze serie. Inoltre, i microsonni possono essere adattati alle esigenze personali: alcuni navigatori scoprono che dormire 10 minuti ogni ora è più efficace di fare una pausa più lunga ogni 4 ore.
Le difficoltà
Non è tutto semplice, però. Entrare in uno stato di sonno profondo in pochi minuti non è qualcosa che viene naturale a tutti. Richiede allenamento e disciplina. Inoltre, il sonno frammentato può portare, nel lungo periodo, a una sensazione di stanchezza accumulata. Alcuni navigatori descrivono un senso di “intorpidimento” dopo giorni di questo schema di riposo, anche se è meglio di nulla.
Cosa possiamo imparare dai navigatori?
I microsonni non sono utili solo per chi naviga in solitaria. Piloti, medici, atleti e persino persone comuni in situazioni di lavoro o studio intenso possono trarre beneficio da questa tecnica. Concedersi un breve sonno quando ci si sente sopraffatti può aiutare a recuperare energia e migliorare la produttività.
In conclusione, i microsonni rappresentano una soluzione ingegnosa per gestire la fatica in situazioni estreme. Non sostituiscono il sonno completo, ma offrono un modo per restare vigili e lucidi quando non ci sono alternative. Per chi vive il mare da solo, con l’oceano come unica compagnia, questi brevi momenti di riposo possono davvero fare la differenza tra il successo e il fallimento, tra la sicurezza e il rischio.
Durante i microsonni, il corpo e il cervello entrano in uno stato di recupero che, seppur breve, può offrire benefici sorprendenti. Anche in pochi minuti, questi momenti di riposo attivano le prime fasi del sonno, producendo effetti sia a livello cerebrale che fisico.
Quando ci si addormenta brevemente, il cervello inizia a rallentare la sua attività. Passa da onde cerebrali rapide, tipiche della veglia, a onde più lente chiamate onde theta, che indicano uno stato di rilassamento profondo. Questa fase, nota come NREM 1, è il momento in cui il corpo si prepara per un sonno più profondo, ma nei microsonni ci si ferma qui. Il bello è che, anche senza entrare nelle fasi più profonde del sonno, questa breve pausa mentale è sufficiente per far sentire il cervello rinfrescato e pronto a ripartire.
Dal punto di vista fisico, il corpo segue il cervello e inizia a rilassarsi. Il battito cardiaco rallenta, la pressione arteriosa si abbassa leggermente e i muscoli si distendono. Questa condizione di quiete riduce lo stress fisico accumulato, permettendo di alleggerire il carico sia mentale che corporeo. Persino i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, possono diminuire, contribuendo a una sensazione di calma.
Un aspetto interessante è che, essendo così brevi, i microsonni evitano la sensazione di stordimento che spesso si prova quando ci si sveglia da un sonno più lungo e profondo. Questo li rende particolarmente utili per chi, come i navigatori solitari, deve essere pronto a reagire immediatamente. Anche con pochi minuti di riposo, si riesce a recuperare la lucidità mentale necessaria per affrontare le decisioni critiche e mantenere alta la concentrazione.
Questi brevi episodi di sonno non solo migliorano l’attenzione e la memoria a breve termine, ma offrono anche una tregua emotiva. Dopo un microsonno, molte persone riportano di sentirsi meno irritabili e più in grado di affrontare lo stress. Per chi si trova in situazioni di alta pressione, come in mezzo all’oceano, questo può fare una grande differenza.
In definitiva, i microsonni rappresentano una sorta di “rifornimento rapido” per il cervello e il corpo. Anche se non possono sostituire una notte di sonno completo, sono uno strumento fondamentale per chi ha bisogno di recuperare energia senza fermarsi troppo a lungo. Che si tratti di un velista in solitaria o di qualcuno che cerca di gestire una giornata stressante, questi brevi momenti di riposo dimostrano quanto sia potente la capacità del corpo umano di rigenerarsi, anche in tempi molto ridotti.