Mark Lepper e Robert Nisbett sono noti per uno studio molto influente nel campo della psicologia sociale, che si concentra sull’effetto della sovra-giustificazione sul comportamento intrinseco. Il loro studio, condotto negli anni ’70, esamina come la motivazione intrinseca di un individuo possa essere influenzata dalla presenza di ricompense esterne.
Nello specifico, Lepper e Nisbett hanno condotto un esperimento con bambini di età prescolare. Questi bambini già mostravano un interesse intrinseco nel disegnare. Nell’esperimento, i bambini furono divisi in tre gruppi:
- Gruppo Ricompensa Attesa: A questi bambini fu detto che avrebbero ricevuto una ricompensa (un certificato con un nastro d’oro e il loro nome) per aver partecipato all’attività di disegno.
- Gruppo Ricompensa Inaspettata: Questi bambini parteciparono all’attività di disegno senza sapere che avrebbero ricevuto una ricompensa, che fu loro data solo dopo aver completato l’attività.
- Gruppo di Controllo: A questi bambini non fu offerta alcuna ricompensa, né prima né dopo l’attività.
Una settimana dopo, i bambini furono osservati durante il loro tempo libero. Si notò che i bambini del gruppo Ricompensa Attesa passavano significativamente meno tempo a disegnare rispetto ai bambini degli altri due gruppi. Questo risultato suggerisce che la promessa di una ricompensa esterna per un’attività già intrinsecamente motivante può in realtà diminuire l’interesse e il coinvolgimento futuro in quell’attività.
L’esperimento di Lepper e Nisbett è importante perché mette in luce come le ricompense esterne possano a volte “sovra-giustificare” comportamenti che sono già motivati intrinsecamente, portando a una riduzione dell’interesse e della motivazione intrinseca. Questo fenomeno è noto come “effetto di sovra-giustificazione” o “effetto di svalutazione intrinseca”.
Il meccanismo “se/allora”, noto anche come condizionamento contingente, è un concetto chiave nella psicologia, specialmente in relazione alla motivazione e al comportamento. Questo meccanismo si basa sull’idea che un comportamento (o azione) viene eseguito in attesa di una specifica ricompensa o conseguenza.
Ecco come funziona in dettaglio:
- Struttura di Base: Il meccanismo “se/allora” segue una struttura di base dove “se” rappresenta una condizione o un comportamento, e “allora” rappresenta la conseguenza o la ricompensa che segue. In altre parole, è una formula di causa-effetto: se si verifica una determinata azione o condizione, allora seguirà una specifica conseguenza.
- Applicazione nella Motivazione: Nel contesto della motivazione, questo meccanismo è spesso utilizzato per promuovere specifici comportamenti. Ad esempio, in un ambiente lavorativo, un capo potrebbe dire ai dipendenti: “Se completate questo progetto entro la fine della settimana, allora riceverete un bonus”. Qui, il completamento del progetto è il “se” (condizione) e il bonus è il “allora” (ricompensa).
- Effetti sul Comportamento: Quando le persone percepiscono che un comportamento porterà a una ricompensa desiderata, sono generalmente più propense a eseguire quel comportamento. Questo è particolarmente vero per le ricompense tangibili o immediate.
- Rischi di Sovra-Giustificazione: Tuttavia, ci sono rischi associati all’uso eccessivo di ricompense esterne, specialmente per attività che sono già intrinsecamente motivanti. Come evidenziato dallo studio di Lepper e Nisbett, l’introduzione di ricompense esterne può ridurre la motivazione intrinseca, un fenomeno noto come l’effetto di sovra-giustificazione.
- Dipendenza dalla Ricompensa: Un’altra preoccupazione riguarda la possibile dipendenza dal sistema di ricompensa. Se le persone si abituano a ricevere una ricompensa per un certo comportamento, potrebbero smettere di eseguirlo quando la ricompensa viene rimossa.
- Impatto a Lungo Termine: A lungo termine, la dipendenza da ricompense esterne può impedire lo sviluppo di motivazione intrinseca e auto-direzione, rendendo le persone meno propense a impegnarsi in attività senza un incentivo esterno.
In conclusione, il meccanismo “se/allora” è uno strumento per influenzare il comportamento, ma deve essere usato con attenzione per evitare di compromettere la motivazione intrinseca e per promuovere un impegno sostenibile a lungo termine nelle attività.