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THE BIG FOUR – NAVY SEALS


Chi sono i BIG FOUR? Quattro punti fondamentali curati da psicologi altamente specializzati che seguono la preparazione dei Navy Seals

I trucchi delle forze speciali per vincere la paura

Gli espedienti psicologici usati dai Navy SEALs potrebbero tornare utili anche a voi, in fin dei conti siamo tutti esseri umani.

I Navy SEALs (che sta per Sea, Air, Land) sono le forze speciali americane addestrate per tutte le evenienze. Il loro motto ufficiale è “l’unico giorno facile era ieri” e i membri che la compongono sono tosti quanto il motto. Ma anche se hanno la stoffa da supereroi, sono pur sempre degli esseri umani. Anche loro hanno bisogno di appigliarsi a qualche espediente psicologico per poter affrontare i rischi e le sfide del loro lavoro.

Naturalmente i trucchi di sopravvivenza dei SEALs sono utili a chiunque, visto che alla base del nostro rapporto con la paura c’è la struttura del nostro cervello (e in questo non siamo troppo diversi da loro). L’amigdala, che si chiama così per via della sua forma che ricorda una mandorla, è il fulcro del sistema limbico e il luogo in cui si concentra il sentimento di paura. Controlla l’istinto alla fuga, l’aggressività e partecipa a ogni forma di emozione con la gestione di affetti e desideri.

Quando ci troviamo in una situazione di pericolo, l’amigdala reagisce con un impulso istintivo, molto prima che la corteccia prefrontale si attivi e che la situazione precipiti. Per ottenere il controllo di queste paure così radicate nel cervello umano, i SEALs vengono aiutati dai cosiddetti Big Four quattro psicologi altamente specializzati nella gestione del panico

Anche solo il dover parlare in pubblico può attivare un forte impulso, perché la disapprovazione da parte degli altri è una delle paure originarie dell’uomo. Se anche voi volete imparare a programmare i vostri istinti, ecco un manuale di trucchi psicologici da provare sulla propria pelle per proteggersi dai pericoli quotidiani:

1. Fissare gli obiettivi

Ponetevi come fulcro emotivo un’esperienza particolarmente importante. Possibilmente qualcosa che possa verificarsi in un futuro non troppo lontano. Questa idea diventerà l’ancora del vostro equilibrio interiore.

Visto che l’amigdala nelle situazioni di stress si attiva in maniera incontrollata, determina il caos totale. Attraverso il controllo intensivo di questo movimento interiore, invece, diventa possibile per la corteccia frontale fare ordine nel sovraffollamento mentale e tranquillizzare l’amigdala.

La corteccia frontale è considerata anche la parte più umana del cervello e a volte viene descritta come “organo della civilizzazione.” I SEALs, in situazioni particolarmente pericolose, spesso pensano alle loro famiglie, ai loro amici, alla religione o ad altre cose che ritengono importanti.

2. Automatizzazione attraverso il training mentale

Questa tecnica di training mentale a cui si appellano i SEALs è nota a molti con il nome di “visualizzazione.” Consiste nell’immaginare situazioni di pericolo il più spesso possibile, di modo che diventino automatiche. Anche gli atleti utilizzano questa tecnica: immaginano il loro salto o il loro sprint nei minimi dettagli per acquisire sicurezza.

Le persone normali, che non devono liberare ostaggi né salvare gli alpinisti rimasti intrappolati, hanno senz’altro delle priorità differenti in termini di visualizzazione rispetto ai Navy SEALs. Ma anche i colloqui di lavoro, i discorsi in pubblico o gli incontri di affari possono essere pensati in questi termini.

È importante immaginare mentalmente non solo la situazione in generale, ma anche ogni dettaglio che potremmo incontrare sulla nostra strada. E visto che niente va mai secondo i piani, ogni imprevisto deve essere pensato; una delle tecniche è associare ogni gesto automatizzato a un colore per prepararsi al meglio. Chi parla spesso in pubblico usa queste tecniche, e anche gli psicologi lavorano in questo modo per aiutare i pazienti affetti da fobie.

3. Dialoghi interiori per acquisire sicurezza

Ok, per capire che c’è una enorme differenza tra i dialoghi interiori che provocano terrore e quelli che provocano felicità non bisogna essere lettori appassionati di libri di PNL. I SEALs, nel corso dei loro training, imparano per routine a mandare messaggi positivi a se stessi.

Se si pensa di avere la capacità di ascoltare e capire fino a 400 parole al minuto come loro, allora ha senso lanciarsi in una cascata di dialoghi interiori, ovviamente evitando di pensare a cose tristi. Anche l’amigdala si lascia influenzare dai pensieri positivi, è anche così che diventa possibile placare il panico senza controllo.

4. Controllo della tensione con il respiro

Perché non utilizzare un’altra tecnica tradizionale? Esatto, il respiro. Inspirare ed espirare profondamente ci riporta con i piedi per terra e placa le nostre reazioni fisiche. Espirare a lungo imita il reale processo di rilassamento del corpo, mentre l’inspirare ossigena il cervello e migliora le capacità cognitive.

Per contrastare le reazioni irrazionali dell’amigdala è anche importante combinarle. Inspirare ed espirare a lungo, più volte. Per chi non conoscesse la differenza tra un respiro lungo e corto, è consigliabile contare fino a cinque.

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