Cosa sono i Neuroni specchio? L’origine del Motor Imagery, o immaginazione motoria, risale proprio alla loro scoperta.
Scopriamo cosa sono e che grandiose potenzialità rivelano.
La scoperta dei Neuroni specchio
Negli anni Novanta uno scienziato italiano della Università di Parma, Giacomo Rizzolatti, stava conducendo un esperimento con alcune scimmie. L’intenzione era quella di studiare il sistema motorio di animali molto simili agli esseri umani.
Il gruppo di ricerca stava osservando le aree cerebrali che si attivano quando le scimmie afferrano il cibo.
Nel 1992 scoprirono quasi casualmente che mentre un ricercatore afferrava una banana, i neuroni di una scimmia si erano attivati con la stessa intensità e durata di quando era lei stessa ad afferrare il cibo.
Sembrava un errore, ma dopo quattro anni di controlli ecco la conferma. I neuroni motori delle scimmie si attivavano anche quando erano immobili e a muoversi era invece il ricercatore o un simile.
Il sistema specchio degli esseri umani
Pur non potendo osservare i singoli neuroni negli esseri umani, le ricerche hanno portato frutti notevoli.Attraverso tecniche di brain imagin, è stata dimostrata l’esistenza di un sistema specchio anche negli esseri umani. Si possono, infatti, osservare le attivazioni delle aree cerebrali seguendo le variazioni nel flusso sanguigno.
Le aree motorie degli esseri umani si attivano
durante l’osservazione di azioni compiute da altri.
I Neuroni Specchio hanno proprietà rilevanti in ambito terapeutico.
L’immaginazione motoria
La Teoria dei Neuroni specchio è la base scientifica su cui si basa il Motor imagery, o immaginazione motoria, «una capacità cognitiva che permette un’esperienza motoria in assenza di alcuna attivazione muscolare» (Moran, 2012).
In altre parole, l’immaginazione motoria consiste nell’immaginare un movimento senza eseguirlo.
Il movimento immaginato ha caratteristiche simili a quello eseguito: vengono impiegate, cioè, risorse neurali tipiche dell’esecuzione del movimento.
Perché è importante l’immaginazione motoria?
Attraverso l’immaginazione motoria si può imparare un movimento, con importanti applicazioni sia nello sport sia nella neuro-riabilitazione.
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