Sorpresaaaa!!

Sei davvero pronto? Per capirlo “buca” il palloncino!!

Palloncino Interattivo
click
Preparazione Mentale: il test che misura il tuo gioco interiore La prestazione sportiva non è mai soltanto una questione di muscoli, tecnica o resistenza fisica. È anche – e soprattutto – una questione di mente. Gli studi sulla psicologia della performance (da Yerkes & Dodson fino ai modelli più recenti sull’autoregolazione cognitiva) hanno mostrato come esista una zona ottimale di attivazione (arousal), in cui concentrazione, fiducia e gestione emotiva si armonizzano e permettono all’atleta di esprimere il massimo. Entrare in quella zona non è un atto casuale: è il frutto di allenamento mentale e di procedure precise. Il test di autovalutazione mentale Un modo semplice per iniziare è assegnarsi un punteggio da 1 a 10 (1 = basso, 10 = eccellente) in diverse aree chiave della preparazione mentale. Questo test non ha valore diagnostico, ma è una bussola per capire dove sei forte e dove puoi crescere. Le aree principali: • Goal setting: chiarezza degli obiettivi a breve e lungo termine. • Immaginazione mentale: capacità di vedersi mentre si compiono azioni tecniche corrette. • Self-talk: pensieri semplici e positivi che mantengono il focus. • Fiducia: l’atteggiamento “posso farcela” nei momenti critici. • Focus: rimanere centrati sull’obiettivo senza distrazioni. • Controllo del respiro: usare la respirazione per regolare tensione e calma. • Resistenza mentale: continuare nonostante fatica e avversità. • Gestione dell’ansia: trasformare la tensione in energia utile. • Divertimento: mantenere leggerezza e gioco anche sotto pressione. • Linguaggio corporeo: postura e gesti coerenti con sicurezza e forza. • Intensità: regolare l’energia in base alla situazione. • Frasi motivazionali: ripetere parole che consolidano convinzione e direzione. Il punteggio totale varia tra 12 e 120. Un atleta “medio” si colloca intorno ai 60 punti. Un buon obiettivo realistico è raggiungere almeno 84 punti, cioè circa 7 per ogni competenza: soglia che corrisponde a un funzionamento mentale già ben allenato. Perché funziona? • Autoregolazione: valutarsi consapevolmente significa attivare un processo metacognitivo. L’atleta diventa in grado di osservare e correggere i propri stati mentali, sviluppando un controllo simile a quello che già esercita sul corpo durante la tecnica. • Focus attentivo: fissare obiettivi concreti e visualizzare azioni specifiche riduce la dispersione mentale e rafforza i canali attentivi. È ciò che la letteratura chiama attentional narrowing: uno spostamento volontario della concentrazione verso gli stimoli utili. • Zona di arousal ottimale: esercizi come respirazione, self-talk e visualizzazione non sono “trucchi”, ma strumenti per modulare l’attivazione neurofisiologica. La prestazione infatti cala sia se l’attivazione è troppo bassa (apatia, disattenzione) sia se è troppo alta (ansia, frenesia). La curva di Yerkes-Dodson rimane un modello chiaro di questa relazione a U rovesciata tra arousal e performance. Routine pre-gara: scienza, non superstizione Una volta allenate queste competenze, serve costruire una routine pre-gara. Non si tratta di gesti casuali, ma di sequenze di azioni consapevoli, provate e ripetute, che servono ad ancorare l’atleta al proprio stato ottimale. Una routine efficace: • collega mente e corpo (respiro, postura, musica, visualizzazioni), • riduce ansia e imprevedibilità, • crea continuità tra allenamento e competizione, • protegge da distrazioni e pressioni esterne. La scaramanzia, al contrario, non ha nulla di scientifico. Nasce dalla paura, sposta la responsabilità su un gesto o un oggetto e segnala uno stato di insicurezza. La routine invece è un dispositivo di regolazione, un meccanismo ripetibile che consolida stabilità e fiducia. Guardare oltre la gara Allenare la mente significa strutturare procedure che riducono il margine dell’improvvisazione. In questo senso la preparazione mentale non è un’aggiunta decorativa allo sport, ma una parte essenziale del processo di performance. Chi impara a modulare consapevolmente il proprio arousal e a costruire routine efficaci si dota di una risorsa trasversale, valida non solo per la gara ma per qualsiasi contesto che richieda lucidità sotto pressione.

Hey, ciao 👋 Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sulle nostre attività nella tua casella di posta.

ricorda di confermare la tua iscrizione dalla tua mail. Non inviamo spam!

Hey, ciao 👋 Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sulle nostre attività nella tua casella di posta.

ricorda di confermare la tua iscrizione dalla tua mail. Non inviamo spam!