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OLIMPIADI E TRISTI CONTORNI

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di quest’anno ha suscitato molte opinioni contrastanti, per lo più negative. Non possiamo ignorare l’ enfatizzazione dell’immagine di Celine Dion che canta in condizioni di salute precarie dalla torre eiffel, un’esibizione che inevitabilmente mi riporta alla mente Freddie Mercury, che affrontava il palco già malato di AIDS. Nessuno lo ha ricordato perchè probabilmente non lo sanno. Questo ci ricorda quanto i media possano enfatizzare o demonizzare ogni evento, manipolando le masse che, altrettanto inevitabilmente, si lasciano manipolare. In mezzo a tutto questo spettacolo, ci siamo dimenticati del vero motivo per cui eravamo lì: celebrare gli atleti. La cerimonia di apertura, carica di propaganda e sponsorizzazioni, ha marginalizzato su barche a spasso sulla Senna coloro che dovrebbero essere al centro dell’evento fin dall’inizio. Non si tratta di quali argomenti siano stati trattati o di come siano stati trattati, ma del fatto che lo sport è stato usato esclusivamente come strumento di propaganda, qualunque essa sia stata.
Un’ altro esempio evidente di questa strumentalizzazione è il trasporto della fiamma olimpica, frammentato in mille piccoli segmenti per soddisfare le esigenze degli sponsor, un chiaro segnale di come l’autenticità degli eventi sportivi sia stata compromessa. Inoltre, abbiamo assistito a un’altra bizzarria: gli atleti che dormono su letti di cartone con materassi riciclati. Questa scelta, fatta per seguire le follie green e la propaganda ecologica, ha dimenticato che questi materiali saranno comunque penso buttati, mentre letti normali con materassi tradizionali avrebbero potuto essere riutilizzati altrove per altri scopi.

Un tempo poi, durante le Olimpiadi, le guerre venivano sospese. Oggi, non solo le guerre continuano, ma anche le tensioni politiche sono evidenti, come dimostrano le polemiche per l’assenza della Russia e la presenza di Israele. E mentre il mondo continua a discutere della cerimonia di apertura che volutamente non ho visto dedicando il mio tempo a cose piuù interessanti per me, le gare sono già iniziate e ci sono atleti che stanno compiendo imprese straordinarie.
Filippo Ganna ha dimostrato una determinazione incredibile, conquistando una vittoria che rimarrà nella storia. Luigi Samele ha vinto una medaglia che ha suscitato l’orgoglio nazionale. Tuttavia, ci sono state anche preoccupazioni, come il rischio di non vincere medaglie nella 4×100 maschile a causa del tempo elevato di Miressi nella prima frazione. E ancora le due medaglie di oggi nella pistola dieci metri. Queste storie di sacrificio e successo sono ciò che dovrebbero catturare la nostra attenzione. Capirne il senso aiuterebbe.
È fondamentale ricordare che lo sport dovrebbe unire, ispirare e celebrare l’eccellenza umana. Gli atleti, con il loro impegno e la loro dedizione, incarnano questi valori. Ci sono tanti modi per diventare famosi, ma non tutti sono raccomandabili. Ma come in questo caso della cerimonia l’ossessione per la libertà di esprimersi può diventare estrema e renderci ancora più schiavi, schiavi delle opinioni, delle aspettative e delle manipolazioni. Conformi nel tentativo di non esserlo. Si tratta solo di scegliere quale galera volete.
E poi c’è il mondo dell’informazione. Un tempo tedoforo di notizie, ora creatore di notizie, come nel caso della perdita della fede di Tamberi, una vicenda enfatizzata al punto da distogliere l’attenzione dalle vere storie di sport. Le Olimpiadi sono un momento di celebrazione globale, un’occasione per mettere in risalto gli atleti e le loro incredibili storie di sacrificio e successo. Dovremmo ricordare che, al di là delle cerimonie e delle polemiche, ciò che conta veramente sono le prestazioni sul campo, in piscina, in pista e tutte le emozioni che a questo sono legate. Gli atleti meritano la nostra attenzione e il nostro rispetto, perché sono loro i veri protagonisti di questi Giochi. Celebrando i loro successi, riscopriamo il vero spirito olimpico: unità, eccellenza e pace.
Smontiamo la retorica odierna su Celine Dion, la strumentalizzazione dello sport per fare propaganda, e il mondo dell’informazione che crea notizie a scapito dello sport. Torniamo a concentrarci sugli atleti, sulle loro storie, sui loro sacrifici e sui loro successi, che sono l’essenza stessa delle Olimpiadi. Bene ha fatto l’ atleta Bartolini a dichiarare su OA Sport ” Ci hanno preso come cani randagi”, lamentando anche il fatto di aver corso il rischio di ammalarsi rischiando di vanificare anni di sforzi per essere stati sotto una pioggia incessante.

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Lo sport nella sua essenza resta la miglior rappresentazione della vita stessa.

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